Il Podcast di Pensiero Indipendente

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mercoledì 15 ottobre 2014

Italia: popolo di santi, peccatori e ... traditori!

Nemmeno a distanza di 24 ore, dal mio primo articolo relativo alla responsabilità politica dei rappresentanti del M5S, apprendo la 'migrazione' del senatore ex 5 Stelle Luis Antonio Orellano originario dell'Argentina ed al suo provvidenziale voto senza il quale non sarebbe stato possibile per l'attuale governo continuare ad esistere. Ma dico, di traditori non ci bastavano i nostri? Adesso li importiamo pure?

Attenzione questo articolo è diviso in due sezioni


       Da questa parte le considerazioni                                             Da quest'altra quelle      
       di un giornale della stampa ufficiale                                 personali di un libero cittadino 

mercoledì 10 settembre 2014

Graticola anche tu un candidato del Movimento 5 Stelle!

Reggio Calabria: Giovedì 11 settembre 2014 - in Via Sbarre Superiori diramazione Marconi 37 (presso la ludoteca 'Pianeta Gaia'), i candidati alle liste comunali del M5S si raccontano.


In un clima commissariale la cittadinanza reggina si appresterà, tra poco più di un mese, ad esprimere le proprie scelte politiche per le elezioni 2014.
Un voto 'pesante' sotto il profilo della responsabilità che ogni cittadino si assumerà a prescindere dall'andare a votare o meno e che quest'anno - forse - varrà di più dal momento che Reggio Calabria dovrebbe divenire Città Metropolitana. 
In tutto ciò gli attivisti del Movimento 5 Stelle, del quale mi fregio - è il caso di dirlo - di far parte da anni, hanno proposto ben tre liste in attesa di certificazione, il che naturalmente ha creato non poca confusione.
A ben vedere però, ciò non ha grande importanza dal momento che, fortunatamente, nel Movimento 5 Stelle quello che davvero fa la differenza non è la forma bensì la sostanza.
Ed è proprio per essere, ancora una volta, coerentemente sostanziali e concreti che si è scelto il sistema - tipico del M5S - della "Graticola", il quale prevede che i candidati si sottopongano al "fuoco di fila", una serie di domande spontanee che potranno essere proposte tanto dagli attivisti del Movimento quanto da qualsiasi altro cittadino.
Ciò a sottolineare e ribadire che i propositi di chi non ha secondi fini, oltre quelli di un sensibile miglioramento sociale, conducono la persona che si candida a cercare di assumere sempre un atteggiamento il più trasparente e corretto possibile.
Conoscere un candidato prima di votarlo mediante una serie di domande libere, senza accontentarsi di risposte preconfezionate ovvero pianificate a tavolino secondo una preordinata strategia, rappresenta sicuramente un ottimo sistema per l'elettore, valido ed utile per comprendere davvero chi sia la persona che sta chiedendo la nostra fiducia e soprattutto quali siano i suoi scopi concreti.
Ma non basta. Le dichiarazioni ed i propositi che verranno espressi dagli aspiranti rappresenteranno sicuramente un chiaro impegno politico e sociale sotto il profilo del vincolo di onestà intellettuale, che ogni candidato si assume tramite le proprie dichiarazioni diffuse, tra l'altro, su tutto il web mediante la diretta streaming che si terrà durante l'evento [CLICCA QUI], divenendo finanche un documento imperituro a testimonianza delle dichiarazioni fatte e dagli impegni assunti dai papabili candidati alle comunali. 
Essere incensurati, non essere iscritti ad alcun partito e non avere più di un mandato amministrativo alle spalle quindi non basta. Ed è giusto che sia così.
Reggio Calabria, infatti, è già di per se una realtà difficile che nel corso degli ultimi anni ha assunto connotazioni via via più gravi, anche a causa della precaria situazione economica e sociale che anni di mal governo e malaffare hanno provocato, ma sempre crescendo e sviluppandosi all'ombra di quella cattiva mentalità, tipicamente nostrana, di mettere nelle mani di altri il futuro nostro e delle generazioni venture senza interessarsi minimamente di ciò che i nostri delegati tramavano o meno a nostra - voluta - insaputa.
Il corpo elettorale cittadino, a causa del suo atavico lassismo e disinteresse cronico, è corresponsabile in tutto ciò.
Teniamolo ben presente al fine di non commettere in futuro ancora una volta gli stessi errori. Basta compromessi e comparati!
In tale panorama, affacciarsi nel mondo politico con una nuova mentalità che stimoli ad una dignità rediviva ed escluda categoricamente accordi segreti, inciuci vari, voti di scambio e altri compromessi, sicuramente richiede grande fermezza e capacità oltre che tanto (ma davvero tanto) coraggio e onestà. 
Noi del M5S non possiamo, in ogni caso, avere paura o arrenderci dal momento che abbiamo scelto di aderire ad un movimento "di rottura" con la politica tradizionale, quest'ultima intesa nell'accezione più negativa possibile; se abbiamo scelto di cambiare e vogliamo che la cittadinanza tutta esca da questa sorta di letargo, di timore e rassegnazione dovuto, oltre che da un'attività politica di favore, di interesse personale soggettivo e di compromesso (inteso nell'accezione più ostile del termine). In sostanza ci assumiamo la responsabilità di incarnare concretamente l'esempio duro e puro dei principi di questo Movimento.
A ciò si aggiunga anche l'atteggiamento istituzionale di organi di Governo, quasi sempre completamente assorbiti nei vari tentativi di risanamento economico (operato in via principale nelle nostre tasche di cittadini e non perseguendo i responsabili dello sfacelo reggino) piuttosto che in opere di rilancio sociale della città. Operando in tal senso si è assecondata l'abbondante sfiducia sociale nei confronti della politica ed in senso più generale delle istituzioni, che proprio in tale ricusazione ha trovato giustificazione di essere, crescendo e consolidandosi ulteriormente. 
In tutto questo, pertanto, sarà di fondamentale importanza per noi candidati del Movimento 5 Stelle chiarire fin da subito chi siano, ma soprattutto perché ci stiamo candidando.
I cittadini reggini partecipino a questa come a tutte le altre iniziative politiche che prevedano la libera espressione dell'elettorato attivo, nel chiedere informazioni chiarimenti e prese di impegno concrete ai candidati che si proporranno.
In ogni caso, l'iniziativa di giovedì 11 nasce con la ferma volontà di presentare cittadini attivisti reggini che vogliono costituire una concreta speranza al cambiamento e non l'ennesima passerella politica.
Tutti i cittadini che vorranno intervenire, potranno farlo anche via streaming, ponendo le proprie domande in tempo reale ai candidati mediante la chat Ustream che trovate su questo blog, di lato alla destra di chi legge [OPPURE CLICCA QUI]
Gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Reggio Calabria e la cittadinanza tutta sono quindi invitati caldamente a partecipare all'evento, in quanto interessarsi alla politica è soprattutto un dovere di tutti i cittadini, non solo un diritto e concorre indiscutibilmente ad operare quei cambiamenti tanto agognati che potranno scaturire soltanto dalla strenua difesa attiva dei propri diritti, operata da una cittadinanza compatta, omogenea e consapevole. 


sabato 22 febbraio 2014

Manifestazione M5S a Piazza Italia (Reggio Calabria) ecco i passaggi salienti

 Una sintesi di alcuni passaggi della manifestazione di ieri 21 febbraio 2014

"Non soltanto proteste ma anche possibili soluzioni, così nella manifestazione di ieri 21 febbraio 2014, il M5S di Reggio Calabria ha manifestato in Piazza Italia, di fronte ai palazzi governativi di Prefettura, Provincia e Comune (quest'ultimo attualmente commissariato). A dispetto dell'affluenza esigua, i grillini reggini hanno proposto soluzioni concrete e promosso la Raccolta Differenziata (attualmente inesistente nel comune reggino). Da sottolineare l'intervento di una giovane cittadina che ha denunciato la vera piaga di questa città: l'indifferenza dei propri cittadini."

Liberamente tratto dalla diretta streaming di ieri  

(clicca sul link corrispondente alla frase che ti interessa)
  • Una protesta simbolica vista la situazione di Reggio Calabria in relazione ai rifiuti che va oltre il semplice diritto... Qui l'intervento completo http://youtu.be/u2P_FVl1Kv0?t=4m7s
  • Dalla calabria restituiamo milioni di euro perchè non sappiamo progettare come utilizzarli. Questo il grido di allarme lanciato durante la manifestazione di ieri, 21 febbraio 2014, tenutasi a Piazza Italia e organizzata dal Movimento 5 Stelle. Li restituiamo perchè non sappiamo progettare, programmare e utilizzare, questi soldi così necessari che noi, per motivi burocratici ovvero incomprensibili restituiamo a Bruxselles... Qui l'intervento completo - http://youtu.be/u2P_FVl1Kv0?t=14m56s  
  • Un altro problema per cui perdiamo questi soldi è l'oscurantismo politico e burocratico, per cui la burocrazia della regione  prima di tutto bisogna conoscere, il dovere nostro e dei giovani è conoscere, conoscere le procedure, chi non fa nulla, chi tasteggia, indugia, nasconde. Perchè noi abbiamo una rassegnazione, un sottosviluppo culturale nel senso che siamo scoraggiati... Qui l'intervento completo http://youtu.be/u2P_FVl1Kv0?t=18m59s
  • Avremmo voluto che vi fosse maggiore vicinanza da parte della cittadinanza, quello che manca è la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella politica in senso generico. Per questo motivo anche... Qui l'intervento completo http://youtu.be/u2P_FVl1Kv0?t=24m14s
  •  Non dobbiamo dimenticare che la Legge Monti prevede che il servizio non reso debba essere corrisposto del 20 per cento, come avete osato chiedere somme improponibili per.... Qui l'intervento completo http://youtu.be/u2P_FVl1Kv0?t=26m16s
  • Io sono una cittadina, non faccio parte di nessun gruppo, di nessun movimento però mi sento indignata. Mi vergogno di essere Reggina, perchè mi guardo attorno e vedo... Qui l'intervento completo http://youtu.be/u2P_FVl1Kv0?t=27m16s
  • Mi sento partecipato a questa manifestazione per senso di appartenenza alla Regione Calabria, perchè vorrei che la Calabria fosse diversa, perchè vorrei che la Calabria fosse quella che ... 
    Qui l'intervento completo http://youtu.be/u2P_FVl1Kv0?t=29m32s
  • Il discorso della differenziata è risolvibile perchè ... Qui l'intervento completo http://youtu.be/u2P_FVl1Kv0?t=31m26s
In particolare vi consiglio di vedere questo video dove la spontaneità dell'innocenza di questa giovanissima ragazza che in tutto il suo timido candore ha messo il dito nella piaga reggina, mettendo a nudo il vero motivo per il quale Reggio Calabria è atavicamente una città problematica che rende la vita pressocchè impossibile ai propri cittadini. 
Qui il video relativo all'intervento della ragazza.  

domenica 17 marzo 2013

Tanta voglia di Pd?!

Cittadini alla ribalta fanno la loro prima magra figura in Parlamento. Al di là di movimenti e partiti una cosa è certa: ora c'è il Popolo Italiano a Montecitorio... ed ecco già pronta la bella figura di Merda alle prime votazioni!

Populisti? Ma di che? Meglio ancora di chi? Certamente non del popolo italiano, magari di loro stessi. Questo mi viene da pensare quando apprendo che ben 12 deputati del M5S, concedono il proprio appoggio a Pietro Grasso, candidato alla presidenta del Senato per il Pd. Cosa ben più grave, dimostrando di non avere quella compattezza e coesione tanto rinfacciata agli altri partiti, Pd in primis.

Facendo una valutazione di come siano andate le votazioni, per me è chiaro che il problema del M5S siano quei soggetti che in barba al desiderio di cambiamento tanto invocato da Grillo, non riescano a levarsi di dosso le impronte politiche che ancora si trascinano, in questo caso, emerge una spiccata impronta di sinistra. Tali soggetti pur approdano al M5S delusi dal proprio partito originario, come spesso accade per gli amori non corrisposti, ecco ripresentarsi prepotente il classico 'ritorno di fiamma'. La tentazione è forte, il richiamo grande. Il risultato? Piuttosto scontato. Come direbbero i Pooh: Tanta voglia di... PD!

Il sogno di Grillo di restituire al popolo italiano, una dignità che passa attraverso la lotta coesa, uniforme, compatta, assorbe un duro colpo. Novello "Watchmen" forse è ancora presto.
Certo non molti si sarebbero aspettati una vittoria così eclatante come quella del M5S, forse neppure Grillo, sta di fatto che abbiamo iniziato proprio bene. Il momento di indignazione e indipendenza sta già finendo? 

A me vengono in mente tante domande, e anche qualche risposta. La domanda più importante vorrei però rivolgerla a tutti quei grillini, che come me, hanno fatto una scelta coerente e onesta e non sono approdati a questo Movimento, perchè delusi da quello precedente. La domanda è questa: vogliamo davvero consegnare il nostro futuro nelle mani di tali soggetti? Siamo anche noi UNO esattamente come gli altri. Non permettiamo che riescano a formare qualcosa di diverso da ciò che deve essere il Movimento stesso.

sabato 29 dicembre 2012

In Italia si protesta tanto formalmente ma poi...

C'è un'iniziativa su Facebook, sapete quelle iniziative sociali? Bene ieri sera navigando sul web, ho casualmente aperto una pagina ed ho letto il seguente sondaggio: MA SECONDO VOI IL M5S AMMESSO CHE VINCA ALLE PROSSIME ELEZIONI SARA' IN GRADO DI CAMBIARE LE COSE?..... VOI CI CREDETE ??

Per quanto riguarda il post invece, quest'ultimo apriva così: "Sono moltissimi i cittadini che non si sentono più rappresentati ne tutelati dal Presidente della nostra Repubblica. In questi ultimi mesi abbiamo assistito alla morte della Democrazia e al funerale della nostra Costituzione, nella quale si riconoscono la maggioranza dei cittadini italiani, indipendentemente dalle idee politiche." 
Sinceramente sono demoralizzato di leggere come ancora la gente pensi di affidare il proprio futuro ad altri, piuttosto che rimboccarsi le maniche e scendere in prima persona, mettendoci la faccia, per tutelare i propri diritti sociali, ormai calpestati più e più volte. D'accordo, non si può pretendere di vivere in un paese con un'alta espressione del diritto sociale e dell'educazione civica, se questo paese è stato per decenni assuefatto al clientelismo ed all'assistenzialismo. Ma un minimo di dignità (che parolaccia sconosciuta), di amor proprio, di orgoglio, signori connazionali vogliamo tirarlo fuori? 
Leggendo un post del genere, mi viene da pensare che ancora aspettiamo che siano gli altri, quelli che votiamo, a dover farsi carico dei nostri diritti, mentre noi pisoliamo in altre faccende. Ma davvero ancora immaginiamo che basti mandare al Parlamento qualcuno per vedere i propri diritti tutelati? Chi va al governo deve fare ciò per cui è stato mandato, è giusto, ma se non lo fa chi lo richiama al proprio dovere?

Non è per caso che dovremmo cominciare ad essere un popolo più attento e presente nelle faccende italiane. Un popolo sisposto a vigilare e verificare sull'operato di chi ha scelto di rappresentarlo, giurando nelle mani del Capo dello Stato? Ma scusate se viene un estraneo a casa vostra lo lasciate solo a scorrazzare indisturbato per le stanze oppure lo tenete d'occhio? 

Dovremmo essere noi, il popolo, a controllare chi ha il compito di tutelare lo Stato Sociale. Personalmente, è da anni che ho come l'impressione che in Italia la gente deleghi il proprio futuro a chi riesce a spararle più grosse, per poter avere l'illusione che tutto vada bene, e non dover interessarsi alla politica, come se quest'ultima non condizionasse fortemente la vita di noi tutti.
Quante volte abbiamo sentito le solite chiacchiere: "se sale tizio, fa questo, se sale caio fa quell'altro..." poi chi sale sale fa quello che vuole lui, perchè la collettività parla parla ma poi non si interessa più. E questo a causa del fatto che il popolo italiano non scende, compatto, in piazza a dire al governo di turno: "signori, mantenete le vostre promesse -i vostri programmi- oppure ve ne andate subito a calci nel culo!". In Italia "Panta rei", tutto scorre e se una classe di lavoratori sciopera perchè non ha più niente da mettere in tavola, il resto fa finta di nulla (con buona pace della 'solidarietà' tra lavoratori). Ma è questo che siamo?

Non dico di essere solidali con gli altri (sarebbe troppo bello invero), ma anche il più egoista sa che per tutelare i nostri diritti personali è necessario fare numero, essere coesi, essere in tanti. Invece no, in Italia c'è la radicata consuetudine di correre dall'amico per far valere le proprie pretese (dico pretese perchè non posso parlare di diritti dal momento che i sudditi non hanno diritti ma pretese o tutt'al più privilegi) e chi non lo fa è generalmente etichettato come fesso, o tutt'al più sprovveduto. Ma in effetti, tale valutazione risulta logica: se quei pochi che difendono i propri diritti correttamente, venissero chiamati onesti; tutti gli altri, dovrebbero chiamarsi disonesti; cosa invero giusta se non fosse che, ipocrisia vuole, che l'onesto il quale per essere tale in questa società, deve possedere altresì una buona dose di coraggio, viene classificato fesso. Viceversa il disonesto, il viscido, l'opportunista, che da come ci siamo ridotti pare rappresentare la maggioranza della popolazione, si autoproclama furbo.
Ecco quindi che votare non è più un diritto e un dovere civico ma rappresenta invece la mera esternazine di un accordo, non lecito, di manifestare un interesse diretto, personale. Il voto diviene merce di scambio, di compromesso, secondo la formula quasi matematica "tu mi dai - io ti do". Oppure per prafrasare il fondamentale principio "un uomo un voto", questo, alla luce reale dell'assioma diverrebbe "un voto un provilegio". Questo è almeno ciò che, secondo me, fa parte di una mentalità comune e troppo radicata, che alla fine diviene comunemente accettata in quanto parte della consuetudine.
Per concludere, questa è la risposta che ho postato sulla pagina Facebook: 
"Non credo debba essere il M5S a cambiare le cose nè alcun altro partito. Semplicemente è la gente che deve cambiare mentalità, iniziando a interessarsi di ciò che gli accade intorno e che la riguarda. Se aspettiamo ancora il "Messia", il risolutore, non servirà alcun partito o movimento e tutto resterà come prima. Iniziamo ad essere noi fautori del nostro destino. In Italia non è mai esistito un popolo, ma generalmente soltanto un'insieme di pecoroni e sudditi (con le debite eccezioni che rappresentano la regola; vedasi i vari Falcone, Mattei, ecc...). Non aspettatevi nulla di più da parte di alcun movimento o partito, niente di più rispetto a quello che tutti noi, insieme e coesi, potremmo fare in ogni momento, se soltanto iniziassimo a pensare come un popolo. Un popolo con dei diritti, un popolo di cittadini consapevoli e non più di sudditi, come attualmente siamo. Siamo sudditi contenti di esserlo e affannati per le continue genuflessioni dinnanzi al 'padrone' di turno. Sudditi ansiosi di baciare anelli vari, portare regalie, impegnare il proprio voto agli 'amici', prostituirsi ideologicamete per possedere quei sempre più magri privilegi, che in un paese degno di essere chiamato sociale, sono chiamati volgarmente diritti."

P.S.
Per fare una domanda del genere sul M5S, bisognerebbe prima capire che non stiamo parlando di un partito, ma piuttosto di un insieme di cittadini liberi che credono nella forza dei propri diritti e vogliono riappropriarsi, attraverso la giustizia, della pripria sovranità defraudatagli. Il Movimento 5 Stelle è il popolo, non un partito. Resta il fatto che per fare un popolo con dei diritti sociali, sono necessari cittadini consapevoli, impegnati, con una mentalità libera e indipendente, capace di pensare, di raggionare al di là delle apparenze, ma con un maturo discernimento. Occorrono cittadini disposti a dire no alle avances di consumati corruttori, che fossero realmente irreprensibili e disposti a tutto per riappropriarsi dei propri, sacrosanti diritti.
Ma ne saremmo davvero capaci?