“Sanremo è
sempre Sanremo”, chi lo ha detto sicuramente aveva altre idee sul festival, ma
ha colto comunque nel segno. La pantomima di un festival della canzone
italiana che in realtà, con pianificati momenti “clou” che
appaiono falsamente estemporanei e spontanei, contribuisce a condizionare il modo
di pensare di chi ancora, sbagliando, interpreta la televisione come mezzo di
informazione e intrattenimento. Ma che agli occhi di chi non si fa più
imbambolare emerge chiaramente in tutta la sua, pianificata, falsità.
Ieri sera, poco dopo l'inizio del festival è arrivato il momento forte della serata, due operai Italsider in una disperazione tanto
vera quanto vera era la preoccupazione della sicurezza, hanno
tentato l’insano ed estremo gesto cercando (con poca convinzione direi) di
gettarsi dalla balaustra. Molti i presenti che hanno ricordato la pantomima del
suicidio (questa volta accertata) che anni fa capitò in un’altra edizione di
Sanremo. Sull’enfasi del momento, come spesso accade, tutto viene manipolato
dai programmi televisivi, leggete ad esempio le considerazioni fatte in questo
blog sulla vicenda dei due operai.
Sul fatto in sè, attualmente, c’è forte disaccordo ed è naturale che sia
così; chi sostiene si tratti di una bufala chi invece è convinto di no, ma sarà il tempo (e soprattutto la coscienza dei coinvolti) che, come già è accaduto in passato, farà emergere i fatti.
Certo è che, ad una attenta e asettica valutazione, sicuramente se non di bufala pianificata e approvata dai dirigenti Rai si tratta, allora il sistema di sicurezza sanremese sarebbe da mettere quantomeno
sotto inchiesta, cosa che a mio dire non avverrà mai.
Audience in primis
Alla fine però l’importante
è che se ne parli, perché già programmi come “La vita in diretta” si sono
accaparrati l’esclusiva dei due operai che disperati (e vestiti con abiti
firmati) hanno tentato l’insano gesto.
Il momento Clou del Festival: verità o bufala? |
Come spesso
accade le vere iene della tv, non quelle del programma televisivo, hanno più volte approfittato indiscriminatamente delle disgrazie altrui per “coinvolgere” veri
disgraziati inducendoli a commettere poi poanificate azioni eclatanti al solo fine
di un maggiore ascolto ai fini auditel e non c'è nulla di strano se in seconda battuta qualcuno tenta di approfittarne
per farci una politica tanto genuina quanto spontaneo è il gesto suicida. Certo è che il Festival non ha registrato i successi trascorsi e un pò di "pepe" aiuterebbe...
La storia si ripete?
Un caso molto analogo
è quello avvenuto nel ‘95, vi ricordate?
Ripercorriamo
insieme le tappe:
La sera del 21
febbraio. Pippo Baudo conduceva la quarantacinquesima
edizione del Festival di Sanremo che,
guarda caso, risultò la più vista della storia. Durante la serata, un uomo
con un maglione da sci a losanghe apparve sulla balconata proprio di fronte al
palco minacciando di buttarsi di sotto. Si trattava di Pino Pagano, 40 anni, disoccupato. La gente in sala pensò dapprima
a uno scherzo (la prima impressione spesso è quella giusta, ricordatevelo) ma
poco a poco la vicenda si fece seria.
“Super” Pippo
Baudo iniziò a dialogare con Pagano, poi salì sulla balconata per salvarlo. Così
la sceneggiata ebbe l’italico epilogo tanto caro a “mamma Rai”; lacrime,
abbracci, applausi e naturalmente i dati auditel che schizzarono alle stelle.
Certo le “male lingue”
mormorarono da subito che fu Baudo ad inscenare tutto, ma per anni il dubbio
rimase. Fino a che fu lo stesso Pagano a rifarsi vivo cinque anni dopo con un
fax, nel quale ammetteva la messa in scena organizzata con la Rai che però
aveva lasciato all’oscuro di tutto lo stesso Baudo.
Eccone uno
stralcio: "Pippo mi perdoni, sono
stato consigliato male. Mi sono molto pentito delle cretinate che ho fatto, solo
per guadagnare una manciata di milioni e un po’ di pubblicità in più. Ora
vedo tutto sotto un’altra luce, provo altre emozioni” [fonte:
ANSA]
"Martina" - Il Cd di Pino Pagano |
Sul web esiste il confronto, il contraddittorio, in Tv no.
Qualcuno che
evidentemente è riuscito a mantenere la propria lucidità ha posto seri dubbi su
questo, sempre più evidente remake, del tentato suicidio.
Ogginotizie.it,
per esempio, ha fatto una serie di interessanti e sobrie valutazioni nel merito
eccone alcuni punti:
- Il servizio di sicurezza che non vede, o vede in ritardo, due uomini che camminano in una zona assolutamente proibita;
- Luci un pò troppo "svelte" nell'illuminare con un occhio di bue i due operai campani che minacciano un gesto estremo;
- Fazio che prima sembra non accorgersi di quanto sta avvenendo e poi sembra attendere che i due vengano inquadrati dalle telecamere per rivolgergli la parola;
L'interessante articolo di Ogginotizie lo trovate qui, la sua lettura è altamente consigliata.
Per concludere
Alla fine di
tutto, la storia quindi dovrebbe esserci maestra ma, mi chiedo, noi vogliamo
sapere o preferiamo continuare a sognare e sperare l’inverosimile, drogandoci
con le bufale che la televisione e non dimentichiamo assolutamente la stampa, ci
inculcano?
Il tempo in ogni
caso è sempre meno ed è sempre più evidente che noi, le persone comuni,
preferiamo spegnere il cervello piuttosto che la televisione.
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